Caro Jean Paul, so che il tuo libro l’hai finito di scrivere settant’anni fa. Ma oggi il concetto rimane assai attuale, se si pensa alla vita grama dell’operatore di data entry, cioè quel poveraccio che per ore ore ogni giorno se ne sta chino su una tastiera ad inserire dati di questionari.
Il lavoro del data entry man consiste, infatti, nel tradurre in numeri all’interno di caselle risposte inutili a domande incomprensibili.
Quando sarà cresciuto professionalmente, gli consentiranno di analizzare le risposte inutili per tradurle in affermazioni prive di senso.
Poi, se farà carriera, sarà lui stesso a pensare le domande incomprensibili, cosi potrà verificare le sue ipotesi assurde e, allo stesso tempo, meritarsi fino in fondo tutto l’odio dei data entry men.